Comunicato Stampa 2/09/2021

In qualità di Presidente di AFT prendo atto delle parole del sig. Vescovi, il quale dovrebbe però integrare il suo “progetto” con un punto fondamentale e tutt’ora mancante , ovvero come pensa di sostituire 72.000 frontalieri con 5.000 disoccupati ticinesi.
Al di la dei proclami politici, il sig. Vescovi credo sia tra i pochi a non aver compreso che il tempo dello scontro é finito. Ticino ed Italia sanno ormai che la sinergia creatasi grazie a noi frontalieri é vincente per tutti i soggetti coinvolti e contribuisce positivamente allo sviluppo economico sociale dei territori da entrambi i lati del confine.
AFT resta comunque aperta ad un confronto diretto e pubblico col sig. Vescovi perché é corretto abbia diritto di replica.